GESTIONE DELLE RECIDIVE IN PAZIENTI AFFETTI DA NSCLC SOTTOPOSTI A TRATTAMENTO CHT-RT SEGUITO DA IMMUNOTERAPIA DI CONSOLIDAMENTO

Inizio: 08-09-2023 - Fine: 11-09-2023
Chiusura iscrizioni: 08-09-2023
Formazione a distanza - Crediti ECM: 3.0
Ore previste: 2.00 – Posti disponibili: 172 – Stato corso:
Descrizione
Corso riservato ai Soci AIRO in regola con la quota associativa 2023
Recentemente l’introduzione del trattamento immunoterapico di consolidamento con Durvalumab dopo chemio-radioterapia concomitante in pazienti affetti da NSCLC in stadio localmente avanzato non operabile ha permesso di ottenere importanti vantaggi in termini di outcomes clinici senza aggravare il profilo di tossicità acuta e tardiva. A tal proposito circa il 60% dei pazienti risulta attualmente “guarito” a cinque anni dal termine del trattamento combinato, tuttavia, ancora oggi un terzo dei pazienti, dopo un periodo variabile libero da progressione di malattia sviluppa una recidiva locale oppure a distanza. Il trattamento di pazienti che presentano una ricaduta durante o dopo il termine dell’immunoterapia di consolidamento risulta a tutt’oggi estremamente variegato, senza che vi sia un chiaro vantaggio dell’uno sull’altro. Pazienti che presentano una recidiva locoregionale in corso di durvalumab sono solitamente sottoposti a trattamenti locali, chirurgici o radioterapici (sia convenzionali che mediante RT stereotassica) con l’intento di continuare il trattamento stesso. Quando invece la progressione si verifica al termine dell’immunoterapia ed è limitata per numero e sedi interessate (“oligoprogressione”), il trattamento stereotassico, laddove fattibile, sembra rappresentare la scelta preferita grazie alla sua azione tumoricida. Al contrario, se la progressione è polistazionale e a distanza, il trattamento preferito è quello sistemico, senza che a tutt’oggi sia chiaro quale sia quello preferito (chemioterapia/chemioimmunoterapia). Per questi motivi, l’obiettivo di questo webinar è quello di riportare un update sul trattamento chemio-radioterapico con intento radicale in pazienti affetti da NSCLC in stadio III non operabile, focalizzandosi poi sulla gestione delle recidive locoregionali o sistemiche, di natura oligo- o polistazionale, con l’obiettivo di fare chiarezza sulle possibilità terapeutiche attualmente disponibili, grazie all’ interazione tra i vari specialisti che nella pratica clinica sono chiamati ad agire in questo tipo di scenario clinico.
Scheda del corso
Evento di Formazione a Distanza n. 6963-395367
Provider Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica n. 6963
Crediti ECM n. 3
Durata dell'attività formativa 2 ore
Corso riservati ai Soci AIRO in regola con la quota associativa 2023
Orario |
Argomento |
Relatori / moderatori |
14.30 – 14.40 |
Introduzione e Saluti |
Dr. Alessio Bruni |
14.40 – 15.00 |
NSCLC non operabile: update post Pacific |
Dr. Vieri Scotti |
15.00 – 15.15 |
La re-biopsia nel paziente con sospetta recidiva: necessità o lusso? |
Dr.ssa Patrizia Ciammella |
15.15 – 15.30 |
Follow up del paziente in corso di IO: pills and pitfalls |
Prof. Gianluca Milanese |
15.30 – 15.45 |
Oligoprogressione “outfield”: il punto di vista del radioterapista oncologo |
Dr.ssa Melissa Scricciolo |
15.45 – 16.00 |
Oligoprogressione “infield”: quali novità? |
Dr. Matteo Sepulcri |
16.00 – 16.15 |
Poliprogressione: approcci sistemici di ultima generazione |
Dr. Michele Montrone |
16.15 – 16.30 |
Discussione e saluti finali |
Dr. Alessio Bruni |
Scheda Faculty
Responsabili Scientifici
Dr. ssa Patrizia Ciammella (Reggio Emilia)
Dr. Alessio Bruni (Modena)
Relatori
Dr. Alessio Bruni(Modena)
Dr.ssa Patrizia Ciammella (Reggio Emilia)
Dr. Michele Montrone (Bari)
Dr. ssa Annalisa Nardone (Bari)
Dr.ssa Melissa Scricciolo (Venezia)
Dr. Vieri Scotti (Firenze)
Prof. Gianluca Milanese (Parma)
Dr. Matteo Sepulcri (IOV-Padova)